NIBS
Le neuromodulazioni cerebrali non invasive sono tecniche che permettono di modificare l'attività cerebrale senza dover ricorrere a interventi chirurgici o procedure invasive.
L'obiettivo di queste tecniche è modulare (cioè aumentare o diminuire) l'attività elettrica o chimica del cervello, per influenzare processi come la cognizione, l'umore, il dolore, o i movimenti motori.
Le principali tecniche di neuromodulazione cerebrale non invasiva sono:
1. Stimolazione magnetica transcranica (TMS)
2. Stimolazione transcranica a corrente continua (tDCS)
3. Stimolazione transcranica a corrente alternata (tACS)
Le neuromodulazioni cerebrali non invasive sono utilizzate in diversi contesti terapeutici:
Depressione: La TMS è una delle terapie approvate per trattare la depressione resistente.
Dolore cronico: Alcune forme di dolore neuropatico possono essere trattate con neuromodulazione.
-La TMS è non invasiva e non richiede anestesia.
-Può migliorare significativamente i sintomi della depressione resistente ai farmaci.
-Ha pochi effetti collaterali rispetto ai trattamenti farmacologici.
-Contribuisce a migliorare la qualità del sonno in alcuni pazienti.
-È una procedura ambulatoriale che non richiede ricovero ospedaliero.
-La TMS può essere costosa e non sempre coperta dall'assicurazione.
-Richiede più sessioni per ottenere risultati ottimali.
-Non è efficace per tutti i pazienti con disturbi mentali.
-Alcuni pazienti possono sperimentare mal di testa o fastidi durante il trattamento.
-È necessario un impegno di tempo significativo per completare il ciclo di trattamenti.